Malentrata con la sua 'fortezza', Colle dei Gatti con la superba casa settecentesca, la sua rustica chiesetta, le minuscole contrade Ca' Zanardi, Murachetto, Fienile, Sottosiepe, Lisco, Casellone, Piana e Nasso compongono la soleggiata frazione di Malentrata.
Un tempo, come dice il nome stesso, era di difficile accesso per le asperità e il passaggio obbligato nel centro della contrada. L'altitudine varia dagli 800 mt. di Malentrata Bassa ai 900 mt. del Colle dei Gatti.
Il borgo di Malentrata è formato da un bel gruppo di case recentemente egregiamente ristrutturate. La contrada, posta sulla sommità del colle, gode di una particolare vista sul fondovalle. Un tempo era divisa al suo interno dalla mulattiera che conduceva a S. Antonio Abbandonato.
La rustica Chiesetta di Malentrata, dotata di un piccolo sagrato, è situata invece su una rampa prativa tra Malentrata Bassa e Ca' Zanardi, attigua all'antica mulattiera che sale a S. Antonio.
Presenta un'architettura rustica settecentesca, con un apparato murario esterno perfetto a tal punto che l'omogeneità della pietra ha reso superfluo l'intonaco. Costruita nel 1736 ad opera di Bernardino Rota, è dedicata a San Filippo Neri e San Martino, che compaiono, accanto alla Vergine, sulla tela dell'abside.
La chiesetta, posta tra verdi prati scoscesi, costruita tutta in pietra a vista con il tetto in coppi, con il piccolo campanile ed il singolare camino della canonica, si staglia pittorescamente sulle pendici della montagna.
Su un piccolo pianoro tra il borgo di Malentrata e la chiesetta si trova la casa contadina di Fienile di Malentrata. La costruzione è semplice, ma con alcuni interessanti aspetti, come la stalla a sìlter al piano terra, sopra il fienile, attigua alla stalla la cucina con caminone, lastroni di pietra sul pavimento.
Vicino alla Chiesetta, sulla strada che sale a Sant’Antonio Abbandonato e ai piedi di una parete di rocce che le fa da riparo si trova bella casa contadina del Muracchetto (Murachèt). Costruita lungo due secoli tra il '600 e il '700, la contrada mostra ancora oggi alcune interessanti architetture tipiche dell’epoca, come la stalla a sìlter al piano terra, scala interna in pietra, loggiati in legno e tetto in coppi. Sopra un portale poi si legge un'incisione molto curata con scritto ‘G. 1731 P.' Questa contrada ha dato i natali ai Pesenti (Murachècc), abili posatori e artisti scalpellini della pietra, cui si deve la costruzione della rustica chiesa di Malentrata. Proseguendo sulla strada che sale a Sant’Antonio, dopo qualche centinaio di metri incontriamo la contrada di Ca' Zanardi. Posta frontalmente in posizione soleggiata, gode del vasto panorama di Laxolo e dei paesi dell'alta Valle Imagna. La casa più antica, che mantiene ancora le caratteristiche di casa contadina è quella che, salendo, si trova nella zona superiore, dove su un portale è inciso 'G 1. 1850 C'.
La contrada è circondata da prati a terrazzamenti con muri in sasso che si inseriscono nell'ambiente come belle rifiniture. Una delle contrade più belle e affascinanti della zona si incontra salendo ancora un po’ verso Sant’Antonio. La contrada Colle dei Gatti è posta frontalmente sulle pendici della montagna in un'ottima posizione soleggiata. Il nome della località si fa risalire alla prima famiglia qui insediata; il nome è già citato nei censuari del Vescovo Cipriano. Di grande rilievo una superba costruzione del 1736-1747-1759, la cui parte rustica rappresenta, probabilmente, l'apparato murario più perfetto delle Alpi (il giudizio è dell'ing. Luigi De Matteis in "Case contadine nelle valli Bergamasche e Bresciane"). Nella prima ala del caseggiato (residenza della famiglia Gervasoni) la data 1736 incisa in una pietra dovrebbe testimoniare l’inizio dei lavori, mentre nella terza ala (fienili ricovero attrezzi dei mezzadri) la data 1769 dovrebbe testimoniare la fine dei lavori. Il caseggiato si estende su ben quattro piani, ed ha un apparato murario con pietra a vista, perfettamente squadrata e lo si nota soprattutto negli spigoli, che salgono architettonicamente perfetti.
Grazie alla perfetta omogeneità delle pietre reperite nelle vicine cave, è stato pressoché inutile aggiungere l’intonacatura. All'interno dell'abitazione, in una stanza al pian terreno un enorme camino funge ancora da arredo; scale in legno, lavandini in pietra scavati, lussuosi portali, scale a chiocciola in pietra battuta ed il forno per la cottura del pane sono le testimonianze ancora visibili del passato. Sulla parete frontale si ammira un affresco di buon valore artistico raffigurante la Madonna col Bambino, S. Antonio, S. Rocco e la Colomba.