L’idea di realizzare una nuova chiesa parrocchiale venne a don Pietro Rizzi, parroco per ben 38 anni dal 1871 al 1909, perché la vecchia chiesa parrocchiale, di cui si hanno notizie certe della esistenza già nella seconda metà del 1400, non era più reputata idonea ed esteticamente giudicata dal Vescovo Mons. Guindani nel 1883 “una filanda o un deposito di legname”.
Il progetto fu redatto dall’architetto Elia Fornoni, mentre la costruzione fu affidata al capo mastro locale Francesco Gervasoni. La prima pietra fu posata il 14 aprile 1885, e dopo tre anni il 22 novembre 1888 la finitura del tetto. I lavori del campanile invece iniziarono nel 1904 e finirono nel 1906. La chiesa, dedicata al santo protettore San Giovanni Battista, è in stile neo gotico a tre navate, con otto colonne portanti. La chiesa e il suo scurolo con la grotta della Madonna di Lourdes furono consacrati dal vescovo Gaetano Camillo Guindani il 22 novembre 1896.
La vecchia Chiesa rimase a fianco della nuova imponente parrocchiale fino al 1902, anno dell’abbattimento. L’abside e il campanile della vecchia chiesa vennero però risparmiati, almeno per qualche tempo, e la vecchia abside venne trasformata in una piccola cappella, chiamata Cappella degli Angeli Custodi. Il vecchio Campanile fu demolito nel 1926 perché pericolante e ormai fuori dal contesto della nuova chiesa. Oggi l’unica testimonianza ancora visibile della vecchia chiesa è la pianta della struttura, disegnata sul sagrato della nuova chiesa con linee di pietra con colore diverso.
All’ingresso della Chiesa parrocchiale spicca, sul lato destro, un’acquasantiera in marmo della seconda metà del ‘400, proveniente della vecchia chiesa. Tra gli altri arredi di notevole pregio la tela della natività (1500) attribuita all’Oggioni e la tela della Madonna con bambino e santi Antonio Pantaleone e Maria Maddalena con i Disciplini e le anime purganti di Carlo Ceresa (1650). Di notevole interesse il pulpito, i confessionali e l’altare in marmo intarsiato di fine Seicento e il tabernacolo del Cinquecento proveniente dalla vecchia chiesa. L’organo è un Bossi del 1919 e le cantorie, come altri arredi lignei, sono opera dell’intagliatore locale Agostino Carminati, e della falegnameria Pesenti “Sponda” di Laxolo.
Di notevole bellezza scenografica è lo Scurolo posto al piano inferiore della Chiesa, che presenta una ricostruzione della grotta dell’apparizione della Madonna di Lourdes (1899), dove è posto l’altare.
Altro dettaglio è l'altezza del campanile, il quale si aggira attorno ai 67 metri di altezza. Ciò lo rende il camoanile più alto di tutta la valle Brembana. Insieme alla chiesa parrocchiale che è lunga 54 metri e alta 22 metri sono la chiesa più grande di tutta la valle Brembana.